VILLA GENERO

La cattiva energia nel sangue
il cordone intorno alla vita,
D'orgoglio
dentro il temporale
il nostro presagio
mai più sbalzi felini
mi promettesti
e sulle onde macroscopiche
dei coliri
giurammo abbracciati
poi il volo che spicca
maligno
il resto, donato per sbaglio
forse
una targa, un nome
sprovvisto della luce perpendicolare

trattieni l'inconscio
a forza di vele
più alte
il candore così
ti morde la guance
ciglia soffuse per le
mie grida
e tra le gambe
un capriccio
incatenato allo spazio

sapresti ripetere
ogni passo
ogni orma appoggiata?
e il relitto
ritrovarlo intatto
Nell'agolo
sperduto dell'inverno?

Chiunque potrebbe
credere di noi
che fummo soltanto
fuoco, fango,
cometa, desiderio,
dispetto, inganno
ma non importa
al fondo
del sentiero
che tracciammo
si staglia
nitida l'unica
ombra disciolta
che ci contiene
in un crescendo lento

Vito Ferro


ritorno all'indice "Poesia nella rete"