Un giorno
abbandonandoci a Colui che È
ed al nostro vero Sé
svanirà quest’incubo atroce
di miseria
e fame e sete
e freddo e sonno
e malattia e dolore
e tristezza e rabbia
e disprezzo e solitudine e follia
e... come tutti... morte.

Non lo so...
... tutto ciò ci è dovuto?
Forse è così
o per bene da conseguire
o per male compiuto...
... ma il perché mi è ignoto
(per ora, e se poi esiste l’ "ora")
come anche la causa
di quest’attuale ignoranza.
Non c’è limite al pensiero
ma esiste un limite al soffrire.

Enzo G. Specchio