Custode
di vecchi mondi
che dialogano con nuovi mondi,
labili pensieri sussurranti
conducono alla sua essenza.
Luogo che racconta infinite storie.
Quelle più nobili,
raccontate dalle cronache
presenti in ogni tempo per
documentare il fatto degli artigiani,
i loro mobili, le loro porcellane,
le fini gioie in oro o avorio.
Storie
quotidiane,
non registrate nella storia.
La gente comune con i propri umori
e sfinenti sentimenti d’ogni tempo,
raccontate dagli stracci e
dalle invenzioni d’ogni tempo.
Le
più recenti,
agonie nel mondo del capitale,
persone vittime del progresso mondiale
schiacciate dall’evoluzione,
però. . .
con propria dignità reagisce
instancabile lavoratore nel raccogliere
labili flemmi d’innovazione
per costruire un modo di vivere
derivante dagli scarti dell’evoluzione.
Thomas
Lussi